domenica 10 luglio 2016

"La meraviglia di essere simili"

Quel dottore della Legge, chiede a Gesù "chi è il mio prossimo?". 
In effetti, che significa farsi prossimo? Gesù risponde con la parabola del Buon Samaritano che con semplicità si avvicina e si mette a disposizione di un mal capitato che nemmeno conosce!


Ma perché quel samaritano fa questo, anziché comportarsi come tutti quelli che fanno i ciechi e gli indifferenti? Semplicemente perché il samaritano è una persona e si rende conto che il mal capitato è una persona come lui. Gli è simile! E magari pensa: se io fossi al suo posto vorrei che qualcuno si comportasse come sto facendo io... In altri termini il samaritano "ne ebbe compassione" (Lc 10, 33).

Compassione, dal latino cum-passus, significa letteralmente "partecipare alla sofferenza, soffrire con". È un aspetto della Misericordia. È la prova del nove di chi sa essere misericordioso: farsi carico della sofferenza di qualcuno e quindi essergli vicino (= prossimo) cercando di aiutarlo, mettendo in pratica l'atteggiamento evangelico del "abbi cura di lui" (Lc 10, 35) per quanto gli è possibile.

Solo chi sa amare veramente è capace di prossimità! 

Se so amare, se so provare compassione disinteressata per un altro essere umano, mi so anche fare prossimo perché riconosco che l'altro è una persona umana come me, che ha gli stessi bisogni miei e io ho il dovere (umano e cristiano) di sollevarlo dalla difficoltà, cercando di restituirgli un po' di quella gioia alla quale ogni uomo è chiamato.

Nel farmi vicino capisco che anche io nel bisogno vorrei qualcuno che si facesse mio prossimo e si prendesse cura di me per recuperare un po' di quella serenità che mi è stata portata via. In quel momento mi accorgo che siamo simili: "io così simile a te, a trasformare il suono della rabbia", della delusione, della tristezza, impegnandomi a ridonarti la gioia! Perché so che anche tu lo faresti, e così scopro... 

"la meraviglia di essere simili, la tenerezza di essere simili"
simili tra noi, simili a Dio...


Sono attento alle necessità di chiunque abbia accanto? Oppure sono concentrato solo su me stesso?

Se credo in Dio e dico di seguirlo, so essere misericordioso come Lui? Mi impegno ad esserlo?

Voglio essere/imparare ad essere cristiano come Cristo comanda?

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