mercoledì 31 agosto 2016

L'irruzione di Cristo

Il bello del cristianesimo è che ha tante forme per annunciare Gesù e le sue opere!
Il brutto dei cristiani è che si cristallizzano credendo che la propria forma sia la migliore rispetto ad altre. Cosi si creano divisioni tra i diversi gruppi (Movimenti, Associazioni, Congregazioni...) quasi arrogandosi il diritto di possedere Gesù piuttosto che annunciarlo.
Questa è cattiva testimonianza al Vangelo! 

San Paolo dice che non siamo né di Apollo né di Paolo... Siamo anzitutto di Cristo e Lui solo dobbiamo predicare (cf 1 Cor 3,1-9). Il fine della nostra fede è Gesù, l'oggetto del nostro parlare deve essere il Vangelo. Questo va propagandato attraverso la nostra vita!

Quando Gesù tocca e guarisce la suocera di Simone, lei subito si mette a servirli (cf Lc 4, 38-44). 
Così quando Cristo tocca la mia vita la scuote e la trasforma, io devo subito servirlo annunciando le meraviglie che ha operato in me. 

Quando Cristo fa irruzione nella mia vita, non posso restare indifferente, impassibile, come prima... Ma devo raccontare di questo incontro, mostrare il cambiamento della mia vita.  Altrimenti vuol dire che non mi sto concentrando sulle opere di Dio in me, ma sul mio orgoglio. 

  • Quante volte la mia fede è stata di scandalo piuttosto che di buona testimonianza?
  • Quante volte chiedo a Dio e non lo ringrazio quando mi esaudisce?
  • Quante volte non riconosco che ciò che ho non è solo opera mia?
  • Quante volte di fronte a inspiegabili e positivi avvenimenti ho riconosciuto e ringraziato la mano di Dio?
  • A Dio chiedo di fare. Ma io cosa faccio per Lui? Prego? Come? Quanto? Servo Dio?  Quanto lo servo? Come servo? Chi servo? 
  • Servo Dio o mi servo di Dio? 

d. Domenico


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