domenica 14 agosto 2016

La corsa della fede è il sapore della vita





È vero: "la vita è un po' da vincere", dice una canzone...

Per il cristiano la vita è una corsa e il trofeo è quel Gesù che, se raggiunto e abbracciato appieno, dona una gioia indicibile!
Quanta gente triste vediamo in giro, quanta gente senza un senso di vita, quanta gente divisa, famiglie rotte... Proviamo a vedere quanto Gesù c'è in queste vite... Spesso è stato abbandonato perché ritenuto noioso (rispetto a uno smartphone che ti propina sempre le stesse cose), inutile (diversamente dallo stare adagiati sul proprio divano), faticoso (perché scomodarsi una volta a settimana per andare a messa richiede molto impegno!). 

E pensare che Gesù non ci ha pensato due volte per farsi mettere in croce per il mio bene, per salvarmi dalla condanna eterna! Lui che è venuto incontro a me e si è messo sulla strada della mia vita, ora mi chiede solo di perseverare nella corsa della fede, di crescere nella fedeltà al suo amore.

Ma come faccio a correre verso il Signore con tutte le distrazioni che ho intorno e con tutti gli ostacoli delle mie fragilità?

La lettera agli Ebrei (Eb 12,1-4) suggerisce due atteggiamenti: restare fissi con lo sguardo su Gesù nostra meta, e correre con perseveranza per raggiungerlo. Ci ricorda, inoltre, che siamo guidati dall'esempio di molti testimoni della fede che si sono impegnati con tutte le proprie forze per restare fedeli... tra questi troviamo i martiri che hanno dimostrato fedeltà a Gesù fino a farsi togliere la vita. 

Proprio come i santi martiri di Otranto di cui oggi ricorre la memoria: di fronte alla minaccia turca che chiedeva di rinnegare Gesù, essi si sono opposti perché convinti che solo Cristo è verità e vita eterna!

Oggi le distrazioni sono molte, e viviamo in una società fatta di sguardi e di immagini. L'impiego della vista e dell'udito sono molto richiesti. C'è un grave rischio: lasciarci assordare da tante false voci e accecare da immagini e da iniziative tecnologiche che, anziché essere un mezzo per allietare i nostri tempi morti, diventano il fine della nostra vita che va morendo e svuotandosi di significato. 

Tutto ciò rallenta la nostra corsa verso Gesù, anzi l'arresta lasciandoci credere che sia inutile e inutilmente faticosa, facendo apparire Gesù un fallito, morto in croce per niente... un perdente! Proprio Lui che ci ha insegnato a guardare fedelmente a Dio anche quanto tutto sembra perso, anche quando il momento è difficile e ha portato avanti la sua missione con perseveranza.

La vita è troppo breve per restare fermi e accomodati sul divano vivendo da falliti.

Non perdiamo tempo! Corriamo, corriamo verso Gesù che vuole riempire la nostra esistenza di cose autenticamente belle.

Solo così potremo vincere!
d. Domenico Bruno


  • Cosa ostacola la mia corsa verso il Signore? 
  • Quali sono i peccati/vizi/atteggiamenti che appesantiscono il mio cammino di fede? Cosa faccio per eliminarli?
  • Qual è quella cosa che mi impigrisce e che preferisco rispetto alla scelta di vivere bene la fede?


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