mercoledì 1 novembre 2017

Fatti santo!



Farsi santo conviene!

Tutti vorremmo la serenità, la pace, il benessere (materiale e spirituale), aspiriamo a una gioia duratura, ecc. Con Gesù niente è impossibile e non c’è spazio per la tristezza. Le vite dei santi ci insegnano che essi non erano mai tristi. In fondo, come esserlo se sei vicino a Dio? Come puoi essere freddo se sei sempre vicino al sole?

Più ci sforziamo di restare vicini al Signore, più probabilità abbiamo di essere invasi da una felicità che non passa velocemente (come quando, invece, accumuliamo beni che ci riempiono la vita per colmare dei vuoti umani, materiali o spirituali).

Le Beatitudini evangeliche (Mt 5,1-12) sono la ricetta per ottenere la felicità: chi vuol essere davvero felice, e in modo duraturo, deve sforzarsi di aspirare alle beatitudini e farsi imitatore dei santi, ovvero di coloro che si sono “distinti” (in ebraico kadosh = santo) da quelli che dicono di credere, ma di fatti non si impegnano. In fondo pensandoci bene Gesù dice:

- “Beati i poveri in spirito”, ma chissà quanto siamo pieni di cose, atteggiamenti o sentimenti mondani che ci tengono lontani da Dio;

- “Beati quelli che sono nel pianto”, quante volte invece non accettiamo la volontà di Dio perché fa soffrire;

- “Beati i miti”, e spesso siamo nervosi, impazienti, lamentosi, intransigenti...;

- “Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia”, quante volte invece di attendere la giustizia divina ci facciamo giustizia (umana) da soli, pronti a studiare il modo col quale farla pagare a qualcuno, o reagire in nome dell’ “onore” (quale onore?);

- “Beati i misericordiosi”, cerchiamo spesso il perdono, la comprensione, la compassione altrui, e di Dio, ma siamo sempre poco disposti a concederli;

- “Beati gli operatori di pace”, quante volte invece seminiamo zizzania, non sediamo i litigi, pettegoliamo, inganniamo, mentiamo...;

  • Come posso essere felice se scelgo di vivere questi turbamenti?
  • Voglio essere santo? Si, no: perché?
  • Cosa faccio o non faccio per esserlo?
D. Domenico


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