domenica 26 giugno 2016

La sequela vuole la faccia dura!

Gesù per andare verso Gerusalemme, cioè camminare verso Dio, "prese la ferma decisione", letteralmente: "fece il volto di pietra". Questo mi fa pensare a come Gesù sapeva che per mettersi in cammino verso Dio c'è bisogno di tanta buona volontà e soprattutto di considerare che ci saranno tanti ostacoli. Bisogna subito essere pronti ad affrontarli.
Per seguire Gesù ci vuole faccia dura, decisione irremovibile, costanza perfetta e una buona dose di ironia. Bisogna saper affrontare le sconfitte con consapevole possibilità che vi si presentino, con irremovibile decisione che permetta di andare avanti e radicata fede che consenta di sorridere sulle cose che non vanno (nella speranza continua di un futuro diverso) e per non prenderci troppo sul serio.

Interessante è che Gesù per entrare in un villaggio mandi dei messaggeri per annunciarlo e farsi accogliere, ma viene assolutamente rifiutato. Oggi anche a noi il Signore ci tratta da messaggeri per entrare nella vita di chi è attorno... 

È curioso che Gesù abbia sempre cercato di mostrare il volto misericordioso del Padre, e poi i suoi messaggeri, rifiutati, sentendosi offesi vogliano bruciare chi li ha contrastati. Mi chiedo chissà come avranno parlato di Gesù per essere stati respinti? È chiaro che Gesù dovesse rimproverarli. L'occhio per occhio e dente per dente non è un consiglio evangelico. Ergo i discepoli non hanno capito niente di Dio e di ciò che vuole insegnare il suo Messia. 

Fa riflettere, infine, che Gesù abbia una risposta per chiunque trovi scuse per seguirlo subito. Seguire Gesù non vuole né "se" e né "ma". Bensì "ora e subito". Ci vuole coraggio e carattere. Come tutti i buoni testimoni che al centro della propria vita hanno messo Cristo fino all'ultimo istante. Mi affascinano queste figure, ma non so (o non voglio) imitarle. Perché?

Sono mai stato deciso a seguire il Signore?
Quando si tratta di testimoniare ciò in cui credo, magari essendo leale, ho avuto il coraggio di seguire l'insegnamento evangelico oppure mi sono fatto contaminare dal modo di fare comune?
Quando mi confronto con un insuccesso come reagisco? Quanto mi affido a Dio? Quanto imito Gesù?
Invento scuse per non seguire la fede in modo radicale come Gesu insegna?

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